Come sopravvivere alle persone a bassa frequenza (senza abbassarti anche tu)

Avrai sicuramente notato che alcune persone sono tipo lampadine LED a energia solare: brillano, ti ricaricano, ti fanno venire voglia di ballare sotto la pioggia. E poi ci sono gli altri. Quelli che ti prosciugano l’aura come vampiri energetici: le persone con frequenze basse. Parliamo di quei campi emotivi dove campeggiano lamentele croniche, negatività da Oscar, giudizi da tribunale medievale, pettegolezzi da gruppo WhatsApp tossico, paura paralizzante e controllo da stalker seriale. Non serve un acceleratore di particelle per captarli: bastano cinque minuti di chiacchiera e senti la tua batteria interiore passare dal 100% al 5% con notifica "modalità risparmio energia attivata".

Queste anime a bassa frequenza non lo fanno sempre apposta, eh. Spesso sono solo bloccate in loop, inconsapevoli, intrappolate in pensieri che girano come criceti su una ruota arrugginita  "Il mondo ce l’ha con me!", "Tutti sono cattivi!", "E se piove domani?". Ma il dramma è che se ti fermi a fissarli troppo, finisci anche tu sulla ruota. Allora, geni del benessere, che si fa?

Non puoi salvarli con la tua luce abbagliante (eh no non sei un power bank universale, né un santo). Ma puoi proteggerti con stile. Ecco delle mosse pratiche da manuale anti-vampiro, con esempi da applicare subito...perché la teoria è bella, ma il ghosting è meglio:

  1. Il "Mmm capisco..." con fuga artistica: Stanno scaricando il loro dramma? Rispondi con un "Mmm, capisco... tipo quando il mio caffè si raffredda troppo in fretta?" e cambia discorso come un DJ. Esempio pratico: "Eh, il capo è un idiota? Io invece sto pensando a quel meme del gatto che cade dal divano. Hai visto?". Boom, deviazione epica verso il lato luminoso. Se insistono, allontanati fisicamente: "Scusa, devo inseguire un arcobaleno!" e via verso l’uscita, sorridendo come se niente fosse.
  2. Il "Eh già, la vita è dura" con retromarcia lenta: Perfetto per incontri casuali. Esempio: Al supermercato, qualcuno in coda alla cassa ti vomita lamentele sul governo? "Eh già, la vita è dura... tipo quando finiscono i croissant caldi". Poi indietreggia piano piano verso lo scaffale dei biscotti, fingendo di cercare il tuo brand preferito. In 10 secondi sei fuori portata, con zero energia persa.
  3. Non scendere al loro livello (o diventi un frigo pure tu): Litigare? Mai. È come nuotare nel fango: ti sporchi e loro si divertono. Esempio pratico: Ti giudicano per la tua vita "troppo positiva"? Rispondi con un ironico "Wow, devo essere un alieno felicista! Passo la ricetta?". La tua frequenza resta alta, la loro affonda nel ridicolo. Regola d’oro: Quando senti la vibrazione calare, immagina di premere "mute" nella tua testa.
  4. Il distacco come amore supremo (senza rancore, ovvio): Non giudicare, non arrabbiarti ...distaccati e basta. Esempio pratico via messaggio: Ti bombardano di lamentele? Non rispondere subito. Aspetta tre giorni, poi un cuore neutro ❤️ e un "Spero migliori! 🌟". O meglio: ignora del tutto. È spirituale? Assolutamente: stai salvando la tua pace, non la loro terapia gratuita.
  5. Il ghosting strategico per incontri inevitabili: La vita reale ti costringe a vederli (colleghi, parenti, vicini)? Porta lo scudo invisibile di ironia + centratura. Esempio: Riunione tossica? Sorridi, osserva e pensa: "Oh, guarda... un’anima in buffering eterno, con caricamento al 3% da anni". Respira profondo (inspira luce, espira noia), poi alzati di frequenza: "Scusate, devo meditare sul mio chakra del caffè". E vai oltre, lasciando il loro concerto di lamentele in minore a suonare da soli.

Ricorda: non puoi stare bene se ti nutri di malessere altrui. Sintonizzati su chi ti fa salire di tono tipo amici che ridono, podcast motivanti, gatti su YouTube, non su chi ti fa vibrare come un frigorifero vecchio che ronza tutta la notte. Se proprio devi incrociarli in stanze non profumate d’incenso, armati di sarcasmo letale: "Interessante teoria del complotto... io intanto vibro a 432 Hz col mio smoothie detox".

È un tema che sviscero nel mio libro “Pensare, sentire, essere”, in arrivo nel 2026 (segnatevelo, o vibrerete basso per rimpianto). Nel capitolo “Vibrazioni e frequenze dell’essere umano” spiego (senza spoilerare il twist quantistico):

“Ogni manifestazione della vita è vibrazione. Nulla è immobile, nemmeno la materia che percepiamo come solida: a un livello più sottile, ogni forma è il risultato di un moto costante, di un campo di forze in relazione. L’essere umano non fa eccezione. Il suo corpo, i suoi pensieri, le sue emozioni, persino la sua volontà, sono correnti di energia che vibrano secondo determinati ritmi e frequenze. Il cuore pulsa come un centro ritmico che armonizza il flusso vitale; il respiro modula la qualità di questa vibrazione; la mente, attraverso il pensiero, introduce onde sottili che si propagano nel campo eterico e influenzano sia l’organismo sia l’ambiente circostante. Ogni parola, ogni gesto, ogni stato d’animo produce una specifica risonanza nel campo umano e in quello collettivo. Viviamo immersi in una rete di forze invisibili che ci attraversano e che, al tempo stesso, emettiamo. È per questo che la presenza di una persona serena calma chi le è accanto, mentre un individuo agitato diffonde inquietudine anche senza parlare.”

Ma ehi, senza rubare la scena al libro... per ora godetevi l’articolo. Spero vi abbia fatto ghignare e vibrare alto, anche quando intorno c’è un’orchestra di lamenti in si bemolle minore. Applicateli, questi trucchi, e mandatemi un pensiero positivo ...io risponderò con un emoji sole ☀️. Namasté... o meglio, next!

 

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